La guerra di Abele è una silloge che raccoglie poesie che spaziano fra luoghi, eventi ed emozioni, che fanno viaggiare nel tempo confrontando passato e presente, portando il lettore sulle ali dei sentimenti più profondi, senza paura di rompere alcuni degli schemi consoni alla poesia, senza temere l’uso di tanti punti esclamativi, di parole sapienti e di versi che a volte sono stritolati, quasi ingabbiati, oltre che a porre domande scomode, che fin troppo spesso non trovano risposta.
L’autore si pone come un tramite fra Storia e realtà, un ambasciatore di una sensibilità al giorno d’oggi quasi persa, così La guerra di Abele si fa vessillo di una voce che sente il bisogno di esplodere, la necessità di esprimersi saggiamente, fra metafore, ricordi, istantanee di vita, di momenti speciali per l’autore che vuole condividere il più possibile.
Cinquantadue poesie per allietare, consigliare, intrattenere, strappare una lacrima e far sgorgare una lacrima, questa silloge accompagna il lettore nel corso della vita, lungo i vari stati d’animo, sussurrando, consigliando, ricordando.