«Le guerre sono di tre tipi. Tre! Oltre la guerra militare, che ormai conoscete bene, esistono la guerra politica e la guerra economica,» disse il Generale. E sapeva di parlare ad uomini che avevano combattuto per liberarsi da una dominazione straniera durata tre secoli. Un popolo può tornare ad essere libero e perdere di nuovo la libertà, costata un altissimo prezzo di sangue, se non è pienamente consapevole che la guerra economica, come diceva il Generale, «è la più subdola, perché i popoli sono ignari di dover combatterla.»
Esistono modi e metodi sofisticati per soggiogare una nazione, per assoggettarla senza che neppure sia cosciente di essere stata privata della sua indipendenza e senza sparare un solo colpo di fucile. La guerra del denaro è un racconto in cui questi metodi e questi modi vengono analizzati. È una vicenda realmente avvenuta, ma ambientata in un Paese che non esiste, una storia che può appassionare molti lettori, perché la stessa storia l’hanno vissuta.
Identità, libertà, indipendenza, sovranità e benessere sono sempre a rischio, pertanto occorre essere sempre preparati ad affrontare la più importante delle sfide: «Questa è la guerra economica. La guerra del denaro. Perché con il denaro si combatte. E ricordatevi che le bombe ed i cannoni fanno rumore. Il denaro, invece, è un’arma che non fa rumore.»