La poesia educa alla fantasia, è una sorta di terapia che aiuta a vedere il mondo da altre prospettive e, poiché attinge per larga parte alla dimensione inconscia, è indispensabile per ritrovare e riconoscere una parte di sé da sempre sconosciuta o ignorata. Pertanto, tutti possiamo (e in certo senso “dobbiamo”) scrivere poesia, tutti siamo (potenzialmente) poeti, a patto però di impararne l’elemento essenziale: il linguaggio.
Questo volume raccoglie vari esempi ed esperienze di stimolazione alla scrittura poetica dei bambini, assurgendo come punto di riferimento fondamentale il “metodo aperto” del poeta americano Kenneth Koch, il quale propone un approccio psico-pedagogico graduale all’universo poetico. Non si tratta più di leggere semplicemente dei versi e di commentarli o parafrasarli, bensì “di insegnare ai bambini a fare poesia”.
Detto in altri termini, significa educare i bambini a usare la creatività, a lasciare libero corso alla fantasia, partendo da un input, perché «i sogni, come i desideri, sono una delle più grandi sorgenti della poesia». Giunti finalmente all’ultimo step, ovvero l’acquisizione di una certa maturità espressiva, i ragazzi dimostreranno, versificando, che la loro interpretazione del mondo non è mera fuga nel fantastico, quanto piuttosto un impatto originale con la realtà.