TABULA FATI

Catalogo



COLLANA

Proscenio



L'AUTORE

Bio-Bibliografia



LE OPERE

Favole di Natale in corpo 16

Il ferro

Il Piacere in corpo 16

Favole di Natale

Il mistico sogno

Le novelle della Pescara

L'uomo che rubò la "Gioconda"







Gabriele D'Annunzio

IL FERRO

Con un saggio di Paola Ottaviano
La più bella metafora dell’adolescenza

Presentazione di Giovanni Antonucci



Il ferro

     Le Chèvrefeulle, poi Il Ferro, è l’ultimo testo scritto da D’Annunzio per il palcoscenico, ma anche uno dei più originali e più compiuti della sua intera opera drammaturgica. La sua assenza da molti anni dalle nostre ribalte e la mancanza di messinscene adeguate, con l’eccezione di quella davvero felice di Orazio Costa nel 1977, sono esemplari dell’inconsapevolezza, per non dire dell’incultura, dei nostri teatranti, che pure si dicono sempre alla ricerca di opere significative.
     Scritto a Arcachon fra l’agosto e il novembre del 1913, sia nella versione francese che in quella italiana (ma per D’Annunzio non era certo una novità lavorare così), non ebbe un grande successo alla “prima” del 14 dicembre 1913, accolta peraltro da applausi, né meno ancora alle repliche, tanto che il 26 dicembre Le Chévrefeuille fu sostituito dalla direzione del Teatro di Porte-Saint Martin con l’inevitabile Cyrano di Rostand.







[ISBN-978-88-7475-498-4]

Pag. 124 - € 11,00



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