(quando è efficace e sorprendente più dell’italiano)
Questo libro non è un dizionario ma è un elenco di vocaboli e frasi abruzzesi per dimostrare che il nostro dialetto in molti casi è più espressivo ed emozionale della lingua italiana.
Il dialetto di Perano non è una sottolingua, ma una vera lingua completa, varia e fortemente incisiva.
Infatti abbiamo un uso particolare dei verbi: l’ausiliare essere ed avere possono essere applicati nello stesso verbo; il periodo ipotetico è svolto al modo latino usando solo i congiuntivi, senza il condizionale; applichiamo suffissi diminutivi agli infiniti verbali come “scurdarelle” dal verbo “scurda’”.
Facciamo i plurali in diversi modi: uso di un dittongo (cane al plurale diventa chiene; oppure lasciamo al plurale lo stesso termine al singolare cambiando l’articolo: la segge diventa le segge).
Raddoppiamo le consonanti per dare più vigore al vocabolo (’dd libbre =due libri; abballà = ballare)
Le inflessioni e gli accenti tonici dei fonemi sono usati per rendere i suoni più gradevoli o sgradevoli.
Il genio popolare compie un risparmio energetico con la fusione e le cadute delle sillabe per dare più forza espressiva alle parole: pensate! Per dire “dove vuoi andare” noi diciamo o’ – u’ – i’!
Questo studio tende a dimostrare che la capacità comunicativa del nostro dialetto ha una forza, una intensità una pregnanza espressiva ed emotiva tale da superare le corrispondenti forme previste dalla lingua nazionale.