In questa silloge Ornella Fiorentini affronta, in stile ben diversificato sia per le caratteristiche formali sia per i rilievi contenutistici, le tematiche più consone alla sensibilità femminile, in particolare per quanto concerne l’amore in tutte le sue manifestazioni e in ogni peculiare slancio vitale. Sono versi accattivanti che conservano il dono della delicatezza e dell’incisività, della dolcezza e della determinazione.
Denotano il temperamento dell’autrice per la quale l’arte, in ogni sua forma, aiuta a superare ostacoli, sofferenze (in essa ci si può immergere per placare dubbi, timori) e la poesia, in particolare, è voce d’arpa, sa schiudere lo scrigno dei desideri. Diviene in tal modo l’insostituibile compagna di viaggio.
I sentimenti, nelle liriche, non sono solamente accennati, come spesso accade:esplodono, a volte teneri, come nei versi dedicati ai figli, a volte tumultuosi, come in quelli dedicati all’amore di coppia, a volte taglienti per denunciare ingiustizie e soprusi, a volte pacati, là dove l’anima non solo “si veste di viola ortensia”, ma giunge a identificarsi in un aquilone che “ha ali di rossa farfalla”. La vita di una donna poeta può essere anche“un’onda, una vela al vento del tramonto”, “un girasole in un campo di grano”, infine una preghiera per cercare “la speranza come cibo nella neve”.
In copertina: Autoportrait en Arlequin di Sophie Barthélémy