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Mariagabriella Corbi
CONVIVENZE MULTIETNICHE
e sottrazione internazionale dei minori
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Garantire ai cittadini migranti pari opportunità di accesso
ai servizi e un aiuto nella difficile fase dell’integrazione sociale
richiede l’apporto di figure professionali ad hoc. Diverse Regioni
d’Italia si stanno prodigando al fine di gestire la presenza di
rilevanti rappresentanze multietniche sul loro territorio. La
nostra Nazione è destinata sempre più a diventare multietnica
e multiculturale; con il passare del tempo, le trasformazioni
connesse all’interazione tra culture differenti, sia in ambito
familiare sia nella rete sociale, diventano sempre più frequenti.
Non è solo l’arrivo fisico di persone immigrate a dover essere
rispettato, ma anche il loro bagaglio culturale, i loro costumi, le
tradizioni, i valori. Per un’immigrata musulmana è preferibile
essere visitata da un medico-donna, a maggior ragione in campo
ginecologico. Analogo discorso vale per le abitudini alimentari,
o l’uso della lingua, che già di per sé è discriminante e isolante.
A ciò si aggiungono l’incomprensione e la scarsa conoscenza e
educazione all’altro, scintilla di conflitti e dispute non solo
culturali, ma anche di ordine religioso. L’adozione di modelli di
vita comuni alle varie culture potrebbe rivelarsi una grande
risorsa qualora armonia e collaborazione s’incontrino in un
intento di convivenza e sviluppo di nuove “comunità” a misura
d’uomo, a prescindere dalla provenienza.
È fondamentale in questa fase trovare strumenti adeguati al
fine di favorire da un lato l’inserimento e non l’assimilazione
delle persone immigrate, dall’altro l’apprendimento e il riconoscimento
rispettoso di strutture precostituite da parte di chi vive
l’accoglienza e la condivisione come difficoltà.
Copertina di Romolo Di Michele
[ISBN-978-88-7475-311-6]
Pagg. 120 - € 10,00
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