Il passato si ripropone in tutta la sua pericolosità dopo vent’anni. Sembrava che il tempo fosse riuscito a far dimenticare quel tragico periodo in cui gli eventi naturali estremi e l’accumulo di CO2 nell’atmosfera avevano seriamente messo in dubbio la sopravvivenza del genere umano.
Per una serie di coincidenze, ma forse tutto era già scritto, la nuova sfida per contrastare la violenza della natura impazzita che sta provocando cataclismi e catastrofi in tutto il mondo, parte ancora una volta da Villardamond, un piccolo villaggio sulle Alpi piemontesi a 1.800 metri di quota.
Il finale è tutto da scoprire, con una serie di colpi di scena, che ancora una volta, come in Caldo da morire, lascia spazio a ipotesi e considerazioni per il futuro che verrà.