La nuvola a cui si aggrappa la poesia di Ivana Bartolini Curiotto è senz’altro la nuvola del sogno, nella sua forza dinamica, capace di costruire futuro — «E se la vita fosse / solo sognare?» — ma anche quella della memoria, nella sua dimensione nostalgica di ricostruzione del passato — reminiscenza leggera e gioiosa, come «certi giorni d'estate / sotto la pergola dei nonni», o faticosa zavorra di «molecole nell'aria / di cose antiche». Leggere questi componimenti è, dunque, essere assoggettati alla doppia tensione, che lascia sospeso il tempo presente; l’Autrice si rivela abile nella custodia di tale sospensione, con tanto di detto, quanto di non detto - entrambi portatori eloquenti del suo messaggio.
Lo spazio poetico di Ivana Bartolini Curiotto è, però, anche quello della riflessione sul momento stesso della scrittura — «Scrivere è come aspettare / che qualcosa accada.» — e dunque la concentrazione sulla responsabilità dell’essere un Poeta nel nostro mondo. Francisco de Almeida Dias