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Oscar Wilde
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Nato a Dublino nel 1854, Oscar Wilde fu poeta, romanziere autore di teatro e saggista.
Scrisse fiabe per l'infanzia - Il principe felice e altri racconti, Una casa di melograni - mentre contemporaneamente la frequentazione del bel mondo dell'epoca gli garantiva fama di conversatore paradossale e di dandy sempre e comunque "scandaloso".
Fra i suoi testi teatrali più noti ricordiamo Salomè (il censore inglese ne proibì l'allestimento) e le commedie - tutte pubblicate tra il 1892 e il 1895 - Il Ventaglio di Lady Windermere, Il Marito ideale e L'importanza di essere onesto.
Nelle commedie, diversamente dagli scritti in prosa, Wilde cercò di portare le formule del melodramma vittoriano ad un livello di stilizzazione molto sofisticato, tuttavia i dialoghi e le trame mostrano grande acume e straordinario amore per il paradosso, in grado di colpire e provocare il pubblico contemporaneo.
L'ultima parte della vita di Wilde è segnata dall'ostentata frequentazione, allora perseguita per legge, di un giovane di buona famiglia inglese. Ne seguì un processo e la condanna a due anni di lavori forzati (è rimasto celebre il testo poetico ispirato alla prigionia, dal titolo La ballata del carcere di Reading). Passò gli ultimi anni a Parigi ove morì il 30 novembre del 1900.
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