Vincenzo Musarella, nato a Villa S. Giovanni, nell’area dello Stretto, ha vissuto la prima età dell’innocenza nella rovina e nella miseria della seconda guerra mondiale. Tra le macerie intime e materiali ha trascorso l’adolescenza crescendo nell’instabilità e nella precarietà che non lo hanno mai più abbandonato negli studi e nel lavoro. Transitando da un corso di studi ad un altro è riuscito a diplomarsi in ragioneria e ad iscriversi alla facoltà di Economia e Commercio per rinunciare quasi subito a proseguire gli studi e addentrarsi nel mondo del lavoro.
     Tutte le sue esperienze lavorative hanno avuto l’impronta di un avvio dimesso, di una posizione sottomessa e di una risalita graduale di livello fino all’affermazione manageriale in parallelo con le performance della gestione delle sue aziende per poi fatalmente ricominciare e ripartire con un nuovo progetto o una nuova impresa. Da ultimo ha coperto l’incarico di direttore di una filiale in franchising con una famosa catena di grandi magazzini no food. Ora è nell’età della pensione ma non del disimpegno. Ha infatti ridestato la sopita attitudine alla scrittura che lo ha aiutato a riempire di concetti e di riflessioni questo tempo di libertà vegetativa.
     Ha pubblicato con i tipi dell’editore Meligrana di Tropea (VV): Geenna (2009), storia di carne e sangue e di trasfigurazione e redenzione; Fatti non foste a vivere come bruti (2009), romanzo di gioventù scapestrata e viziosa che risale l’abisso dell’abiezione purificandosi nella donazione e nel sacrificio; L’ascesa di Veneranda (2010), la parabola di una vita di bellezza e di successi recisa dalla nemesi delle vanità; Lena. Una turpe storia tra Scilla e Cariddi (2010), un affresco di questo lembo d’Italia dal ventennio ai nostri giorni intessuto con la vita perversa e amorale di un’affascinante femmina attratta inesorabilmente dal peccato e dalla trasgressione.
     Il miracolo di Cana è la sua ultima fatica, trae ispirazione dalla nostra contemporaneità percorrendo, attraverso la narrazione della vita di Giuliano, talentuoso giovane del sud, le vicende politiche, sociali, economiche e di costume con intento orientativo, formativo e propositivo per alimentare la visione e la fiducia per il futuro dei nostri giovani.