|
Vincenzo De Meis
|
Vincenzo De Meis è nato a Rocca Pia (AQ) il 20 giugno 1893. Dopo i primi studi entrò in Seminario e vi restò fino all’anno di Teologia; una volta uscito sostenne gli esami da maestro elementare e iniziò l’attività lavorativa nel 1914.
Da questo momento in poi, come scrisse Rino Panza: “la sua vita anagraficamente intesa non presenta momenti eccezionali, essendosi svolta nelle sedi in cui esplicò con capacità e dedizione il ruolo di maestro elementare (Rocca Pia e Sulmona)”.
Partecipò alla Prima guerra mondiale dove rivestì la carica di ufficiale di complemento, sposò Anna Fanìa da cui ebbe quattro figli.
Accanto al ruolo di maestro De Meis coltivò per tutta la vita l’amore per la poesia e la scrittura in genere. Già nel 1915 pubblicò un poemetto drammatico dal titolo La sorella del ferito e nel 1916 una raccolta di versi in lingua dal titolo Lotte e visioni. Nel 1928 diede alle stampe Vallescure la raccolta di poesie che lo rese conosciuto nel panorama letterario abruzzese.
Il 1934 è la data di pubblicazione di un saggio su Ovidio, nel 1961 il De Meis pubblicò anche Amores, traduzione in lingua di alcune elegie del poeta latino. Dello stesso anno è Il Cantico dei Cantici di Salomone in traduzione in versi, sia in italiano che in dialetto abruzzese. Sempre per le opere edite c’è da ricordare, all’interno dell’opuscoletto La Madonna che corre in piazza a Sulmona (1961), scritto in occasione della rappresentazione che si tiene ogni anno nella città, la presenza della traduzione parziale in italiano e dialetto di Aegon, poema in latino di Raffaele Elisei.
Le opere pubblicate si fermano qui, ma sono solo una minima parte rispetto a molto materiale prodotto dal poeta, rimasto ancora inedito, sia in lingua italiana che in dialetto abruzzese e addirittura in latino.
Durante la sua vita ricevette vari riconoscimenti come il Premio della Cultura-Presidenza del Consiglio nel 1961. Fu anche nominato Cavaliere di Vittorio Veneto. Al termine della carriera scolastica, continuò ad abitare a Sulmona dove si era trasferito da tempo; nell’ultimo periodo della sua vita risiedette a Chieti, qui morì a ottantatré anni, il 26 settembre 1975.
|
Iscriviti alla nostre
|