Nicolae Dabija (Codreni 1948 - Chisinau 2021). Ha conseguito le lauree in giornalismo e in filologia. Nel 1968 ha debuttato con un ciclo di poesie nel giornale “Tinerimea Moldovei”. Ha lavorato come redattore in TV, alla rivista “Nistru”, è stato direttore responsabile della rivista “Columna” e del settimanale “Literatura si Arta”.
     L’ex presidente dell’Accademia Romena, Eugenio Simion, ha detto che Dabija “è uno tra i più importanti scrittori romeni d’oggi”.
     Ha fatto parte della generazione dei poeti degli Anni Settanta della Repubblica Moldova, denominata “Generazione del Terzo Occhio”, come il titolo del primo suo libro Il terzo occhio.
     Ha pubblicato le raccolte di poesie: Acqua nuova (1980), Sulle orme di Orfeo (1983), Ala sotto la camicia (1989), Diritto all’errore (1989), Nascono anche in Moldova talenti (1992), Lacrima che vede (1994), Libertà ha il volto di Dio (1997), Il cielo interiore (1998), Fotografo di fulmini (1998), A Est dell’Ovest (2001), Nella ricerca dell’identità (2002), Nostalgie vietate (2003), Il fiume alla ricerca del mare (2003), Poemi per sempre (2003), Guardiano delle altezze (2007), Maratona tra pallottole (2008), Ladri di speranze (2009); e il romanzo Il compito a casa (2009).
     Dopo l’uscita del romanzo Il compito a casa, in un sondaggio recente, è stato indicato come lo scrittore più letto della Repubblica Moldova.
     Nicolae Dabija è stato Membro d’Onore dell’Accademia Romena e dell’Accademia di Scienze di Moldova. Ha vinto molti Premi di merito internazionali per la letteratura. I suoi lavori sono stati tradotti nelle lingue più importanti del mondo. Il volume La musa nuova (Socogen, Pontecorvo 2007), tradotto in italiano da Amedeo Carrocci, è stato presentato a Roma. Nello stesso anno, negli USA, Maria M. Simonca ha sostenuto la tesi di dottorato con riferimento sulla creazione letteraria di Dabija. Nel 2009, su invito di papa Benedetto XVI, Dabija ha partecipato alla Conferenza Internazionale “Fede e Scienza” che si è svolta a Roma.