G. Ariel – Molto gentilmente (cosa
rara per un editore), l’Editore mi ha
chiesto di presentarmi ai lettori. Ecco
fatto: sono lo Pseudonimo.
Che posso aggiungere? La mia è la
vita di tutti gli pseudonimi, dal Conte di
Montecristo alla Primula Rossa a Zorro ecc ecc: sono una maschera; i miei
“genitori umani” (noi pseudonimi ci
esprimiamo così, come i loro gattini e
cagnolini) mi hanno messo al mondo
per poter scrivere le loro birbonate senza correre il rischio di venire intervistati
e/o bastonati.
Non posso aggiungere altro. Qualunque cosa dicessi, rischierei di tradirli. E questa è la sola cosa che un buon
pseudonimo non farà mai.