Henry Furst, detto “il Cardinale”, o “l’ultimo Don Chisciotte”, nacque a New York l’11 ottobre 1893. Personaggio colto ed eclettico studiò in America, a Ginevra, Berlino, Oxford. Nel 1916 venne in Italia, studiò diritto a Roma e letteratura a Padova, dove si laureò con la tesi La Farsaglia di Lucano e la sua influenza nella letteratura europea. Fu segretario del regista Gordon Craig, consulente politico di Gabriele d’Annunzio, con cui partecipò all’impresa di Fiume.
Fu critico letterario, giornalista, traduttore, scrittore, regista teatrale e divulgatore storico statunitense. Conobbe e scrisse in inglese, francese, italiano, tedesco, danese, spagnolo, latino, greco e arabo. Intellettuale politico antifascista durante il ventennio e nostalgico dopo la caduta del fascismo, fu ministro della Reggenza Italiana del Carnaro nel 1919 quando ebbe il merito di convincere il reggente Gabriele d’Annunzioa riconoscere la Repubblica d’Irlanda prima della Gran Bretagna.
Corrispondente dall’Italia della rivista “The New York Times Book’s Review” negli anni Trenta del Novecento e collaboratore del periodico longanesiano “L’Italiano”, nel 1946 assieme ad Indro Montanelli e Giovanni Ansaldo, aiutò Leo Longanesi a fondare l’omonima sua casa editrice e in seguito collaborò ai periodici dell’amico “Il Libraio” e “Il Borghese”.
Il 15 agosto 1967 morì e venne seppellito nel cimitero della Spezia, nella stessa tomba dove verrà seppellita la moglie Orsola Nemi l’11 giugno 1985.