Franco Piccinini è nato ad Asti nel 1954. Medico, da molti anni esercita la professione nei dintorni di Pavia, dove si è laureato. Sposato con Anna dal lontano 1984.
Appassionato di fantascienza fin dall’infanzia, ha cominciato con la lettura di Verne, Wells e Mark Twain, poi è passato ai juveniles di Heinlein e via via, attraverso la lettura di "Urania", "Galassia" & C., è diventato un cultore, se non proprio un esperto. Attualmente ha una collezione personale di oltre 7000 volumi, tra fantasy, science fiction, horror e divulgazione scientifica.
Ha pubblicato il suo primo racconto su "Robot", la mitica rivista diretta da Curtoni, nel 1978. Ha ripreso a scrivere solo qualche anno, spinto dal desiderio di fare qualcosa di concreto per aiutare l’ambiente fantascientifico italiano, che sembrava in profonda crisi. Ha pubblicato il romanzo Ritorno a Liberia (tratto dal suo primo racconto) e il saggio Scienza medica e Fantasie Scientifiche (finalista al Premio Italia 2012 e al Premio Vegetti 2013), oltre a vari articoli su "Nova SF*" e racconti su "Futuro Europa".
La prima edizione di Da Frankenstein a Star Trek è stato insignita nel 2018 del Premio Vegetti. Nell’ottobre 2019 è uscito per Edizioni Della Vigna un nuovo romanzo a tema distopico sul futuro dell’Europa, dal titolo Il tempo è come un fiume: scritto nel 2018, anticipando il tema della diffusione di nuove pandemie.
Per Odoya, ha poi collaborato con alcuni scritti ai saggi Guida alla letteratura fantastica e Guida alla letteratura esoterica, a cura di Claudio Asciuti, nonché a Percezione del clima a cura di Luca Ortino, quest’ultimo focalizzato sull’influenza dei cambiamenti climatici in letteratura e vincitore a sua volta del premio Vegetti nel 2023. Nel 2021, in corrispondenza dei settecento anni dalla nascita di Dante, ha pubblicato il saggio Mondi sotterranei e storie della Terra Cava (Edizioni Scudo).