Sandro Fasoli

Laddove realtà e fantasia
si fondono
nella sublimazione dell'evento

Presentazione di Antonello Antonelli

Tabula fati, Chieti, Giugno 2006

 



Presentazione di Antonello Antonelli



     Chi ha mai detto che parlare con il proprio gatto è un pericoloso sintomo di pazzia? Forse leggendo già le prime battute di Laddove realtà e fantasia si fondono nella sublimazione dell’evento si darebbe pienamente ragione alla sensibilità popolare e a quel concetto troppo stretto di “normalità” che la nostra società ci impone sin da bambini; eppure, il libro di Sandro Fasoli, che solo apparentemente si articola in racconti indipendenti, riesce a condurre il lettore nel regno del probabilmente assurdo con la stessa intensità e la stessa immedesimazione di un reality show, a cui sembra di assistere pagina dopo pagina, anche se la razionalità, questo meccanismo innato che ci rende spesso freddi alle infinite possibilità della vita, ci comunica il fastidio per situazioni assolutamente improponibili.
     Il gusto del paradosso e il piacere della narrazione che si intreccia e si richiama da un capo all’altro del libro sono le caratteristiche più convincenti del fatto che non ci troviamo di fronte ai deliri di un semplice felino, che, del resto, per ammissione stessa dell’autore, è l’unico “personaggio” realmente esistente della nutrita galleria di tipi che ci presenta Fasoli, ma a un coerente testo in cui emerge senza alcun dubbio il divertissement dell’autore nello scrivere e nel coinvolgere il lettore in storie appassionanti, ancorché bislacche. E quando finalmente ci si è convinti che uno di questi racconti ha finalmente preso il binario della realtà, ecco che una pochade che sembra buttata lì per caso richiama la ragione del lettore, facendola arrendere alla totale assurdità del racconto. Eppure, tra le righe del libro quante sono le possibili immedesimazioni e quante le volte che si annuisce, bonariamente, con l’autore, quasi a entrare in sintonia con lui e a desiderare di avere anche noi un gatto così bravo a interpretare le nostre paturnie…
     Autobiografismo? Possibile, anzi auspicabile: del resto, non ci hanno forse insegnato che la realtà supera infinite volte la fantasia? Ebbene, tutto quello che racconta Sandro Fasoli potrebbe senza dubbio essere avvenuto per davvero o forse potrebbe essere il consapevole frutto di un gioco di società, deciso da una mente “eletta”, come infatti l’autore cerca di leggere (con malcelata ironia!) alcuni avvenimenti di politica interna ed internazionale, che si sarebbero detti davvero assurdi se non fosse che… sono proprio avvenuti! Piacerebbe pensare che tutto sia un sogno o che alcuni drammatici avvenimenti (come quello dell’11 settembre 2001, che aleggia su tutto il libro) possano essere stati stemperati dall’assurdità di storie semplici che si intrecciano (e tutte sui cieli di New York in quel giorno che l’umanità non dimenticherà più): invece no, nella vita che abbiamo vissuto quel giorno, realtà e fantasia purtroppo non si sono fuse.
     Però è significativo il solo pensarlo. Ed è ancora più significativo che questi pensieri siano pensieri scaturiti dagli occhi intelligenti e vividi di un gatto, che silenziosamente accompagna l’autore in una cavalcata dove risate e pensieri si accavallano. Lui, come nel libro, avrebbe una sola risposta: Miao!

Antonello Antonelli