Ruminando Messalina è un romanzo didascalico e moraleggiante, un affascinante e divertente labirinto in cui convivono storia, politica, temi filosofici, religiosi e letterari.
È un testo che si lascia leggere come un racconto brioso, pieno di scatti di intelligenza e umorismo, con il gusto dell’estremo improbabile, del fantasioso a tutti i costi, del surreale e del grottesco.
Lodovico Ellena con vigore creativo e gusto per il paradossale vuole “insegnare divertendo” mediante il protagonista Martino, una figura nevrotica e esilarante, uomo ironico e tragicomico.
Martino è un insegnante, un dispensatore di massime, un novello Dante, un narratore di storie, fiabe, miti greci e romani. Il suo unico obiettivo è educare le menti della moglie Cecilia, dei suoi studenti, degli abitanti del piccolo paese in cui vive o delle genti che incontra durante il suo “giro del mondo in ottanta giorni”.
Si tratta di un romanzo a incastri: una serie di racconti dentro un racconto principale che lascia emergere l’intento educativo dell’autore. Il lettore deve saper cogliere nei discorsi, il più delle volte sconclusionati e improvvisati del protagonista, lo spirito e la morale che vi sono disseminati.
Tante le storie: storie di imperatori e filosofi, storie e intrecci di vita, divertenti ma anche truculente e tragiche. I diversi racconti si alternano con uno stile spiritoso e ironico, un periodare scoppiettante, rapido e coinvolgente. L’umorismo dell’autore è colto, tagliente e a volte amaro.
All’interno del romanzo troviamo la storia di Messalina (da cui il titolo dell’opera) quarta moglie dell’imperatore romano Claudio, i riti lupercali, la storia della filosofa Ipazia vissuta nel V secolo d.C., alcuni miti greci derivanti da Erodoto ed Eschilo.
Nell’opera abbiamo, inoltre, la narrazione dell’evoluzione dei costumi e dei modi di vita della donna a Sparta e Atene, la figura e il ruolo della donna nella storia.
Il racconto prosegue con la narrazione della processione della Madonna del Monte Stella di Ivrea nel 1949, la storia delle sibille che profetizzano la nascita di Gesù, i miracoli di Cristo e i doni dei Magi, la vicenda della diffusione inspiegabile durante la seconda guerra mondiale della canzone di Lili Marleen e, infine, il racconto della vita della cosiddetta sacerdotessa di Hitler, Savitri Devi.
Attorno a Martino si trovano una serie di personaggi fortemente caratterizzati: la moglie Cecilia e le varie figure storiche (ad esempio l’imperatore Caligola e Claudio, il poeta latino Virgilio) descritte all’interno dei racconti secondari.
Il linguaggio è musicale e ben amalgamato con una scrittura arguta e salace che si fonda sull’ironia e sui giochi di parole. La scrittura è, dunque, colorita, veloce e coinvolgente; le parole hanno una pluralità terminologica e fonetica tali da arricchire la lettura del romanzo.
Lirica, poetica, umoristica, la scrittura conferisce dignità al testo e ne sottolinea la raffinata ideazione.
La vivacità narrativa, la trama ben intessuta, esprimono la fiducia dell’autore nell’invenzione fantastica del racconto e fanno del romanzo una lettura piacevole, godibile e divertente.