Annarita Bini (a cura)

Ambiente

Spazi di vita

Presentazione di Annarita Bini
Introduzione di Maria Giovanna Pinti

Tabula fati, Chieti 2002

 




Presentazione di Annarita Bini




L’ambiente e gli organismi viventi sono legati tra di loro,
parti inseparabili di un’unica unità di processi planetari …
Harold Morowitz




     Il quaderno di Ambiente - Spazi di vita è composto di esperienze realizzate nei tempi e nei modi propri dalle sezioni della scuola dell’infanzia e dalle classi della scuola elementare.
     Rappresenta la scelta di puntualizzare l’orientamento della scuola sulle tematiche affrontate con continuità da almeno dieci anni:
     — conoscenza ed esplorazione del territorio
     — problematizzazione e rigore nel percorso scientifico
     — scelta dei comportamenti possibili relativi al rispetto ambientale quali,per esempio, la raccolta differenziata, il compostaggio, il recupero ed il riciclaggio di materiali di scarto.
     Tali esperienze sono confluite,nel corso del tempo, nel progetto sistematico “Progetto Ambiente” che ha trovato, di volta in volta, interlocutori attenti come: i genitori, il Comune di Chieti, l’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Chieti, l’Ordine degli Architetti, TUCUR Abruzzo, Aziende quali per es. la ICO, la Proger.
     Nell’epoca attuale si è consapevoli per la prima volta, forse, che lo stato del pianeta attraversi una profonda crisi che coinvolge tutti gli equilibri biologici. Ciò impone una lotta contro il tempo: l’individuazione delle possibili connessioni causa-effetto e l’azione di responsabilità a rallentare, quanto meno, l’immane processo di degrado che mina la sopravvivenza dell’umanità.
     In tale direzione si muove la Scuola, attenta e sensibile alla formazione del bambino, persona fruitrice dell’habitat e, nello stesso tempo, consegnataria dello stesso alle future generazioni.
     Essa promuove e propone azioni finalizzate ad educare e tenere viva la sensibilità al rispetto degli altri, in una gradualità concentrica, dal piccolo al grande, dal vicino al lontano attraverso una quotidiana e paziente opera di coinvolgimento, responsabilizzazione e attivazione di comportamenti corretti. La Scuola, in tal senso, mira a contribuire, insieme alla varie Agenzie educative, a porre rimedio a tutto ciò nella riconsiderazione del rapporto uomo-natura o, quantomeno, a rallentare il processo di degrado, offrendo all’umanità e alla natura ancora milioni di anni di vita.
     “La vita di ogni singolo organismo è parte di un processo su grande scala” ... e il “ruolo di ciascuno dei vari componenti del com-plesso sistema è essenziale per il mantenimento della vita.” (1)
     Lo studio dell’ambiente interessa non solo l’ambito scientifico, ma tutte le discipline, perché il rapporto uomo/ambiente coinvolge e attraversa tutte le scienze e tutti i saperi.
     La nostra scuola, secondo il modello organizzativo dei tempi distesi e facilitanti l’esperienza e gli apprendimenti consapevoli, si trasforma così in un più vasto laboratorio integrato con il territorio, dove, attraverso reali e vissute esperienze, i bambini agiscono come piccoli “operatori ecologici”.
     Il sollecitare la curiosità intellettuale, l’accogliere dei “perché”, il ricercare plausibili risposte, l’esplorare il territorio, l’ipotizzare e il progettare interventi fanno acquisire, infatti, comportamenti consapevoli che hanno maggiore probabilità di durevolezza nel tempo.
     La Scuola, in questo modo, segnala alla comunità l’attenzione al “recupero del senso di rapporto e di partecipazione alla vita sul pianeta” e l’urgenza di “progettare nuovi strumenti e nuove tecnologie per una sensibilità a lungo termine” (2).
     In quest’ottica il quaderno di Ambiente rappresenta un semplice ed autentico messaggio dei bambini ad altri bambini per far conoscere e vivere le esperienze effettivamente vissute.
     È anche un caloroso invito per tutti i lettori alla cooperazione perché … «La vita è un continuo voler vivere. È una continua scelta della vita… Lo fa ogni cellula, ogni tessuto,ogni glandola, per l’organismo di cui è parte.L’abbiamo fatto per millenni per le nostre case, per la nostra comunità. Oggi dobbiamo farlo per il mondo, facendocene carico come se fosse il nostro corpo, la nostra casa, con la consapevolezza che vale più di noi.» (3)

Annarita Bini

Dirigente Scolastico

Note
1) E. Tiezzi, Tempi storici Tempi biologici, Garzanti, Milano 1984, p. 59.
2) J. Rifkin, Entropia, Baldini & Castoldi, Milano 2000, p. 35.
3) F. Alberoni, Valori, Rizzoli, Milano 1993, p. 229.