BIO-BIBLIOGRAFIA


LE OPERE

Lo schiavone e altri racconti







Autori Vari


     Carlo Banchieri è nato a Livorno nel 1980. Si è diplomato presso l’Istituto Tecnico Nautico della sua città ed ha militato nelle giovanili del Rugby Livorno per più di dieci anni. Oggi è sposato con Francesca, dalla quale ha avuto una figlia, Benedetta. Vive con la famiglia in provincia di Lucca, lavora come operaio presso una cartiera della zona e nel tempo libero si dedica alla scrittura. Scrive soprattutto racconti brevi alcuni dei quali, come Manto animale e Cancello di villa, sono stati premiati e compaiono in antologie di premi letterari.

     Fiorella Borin è nata a Venezia nel 1955. Laureata in psicologia, si è dedicata per un breve periodo all’insegnamento di scienze umane e storia negli istituti superiori. Nei primi anni Novanta ha iniziato a collaborare con riviste letterarie e periodici a diffusione nazionale, pubblicando più di trecento novelle, qualche racconto giallo e alcuni brevi romanzi storici ambientati nel XVI secolo. Con Alberto Perdisa Editore ha pubblicato nel 2003 la raccolta di racconti intitolata La Signora del Tempio Nascosto. Con Tabula fati ha pubblicato Il bosco dell’unicorno (2004), Il pittore merdazzèr (2007), La strega e il robivecchi (2010), La firma del diavolo (2010) e Christe eleison (2011); con le Edizioni Solfanelli Il pellegrino spagnolo (2012) e Le voci mute. Nove storie veneziane (2014).

     Massimiliano Campo, quarantatré anni, vive a Marino e lavora a Roma come analista programmatore. La passione per la scrittura creativa l’ha spinto a mettersi in gioco sotto una nuova veste. I suoi racconti sono stati premiati in vari concorsi e pubblicati da diversi editori, più alcuni print on demand. Attualmente, scrive articoli per un portale web di concorsi letterari, informatica e internet, ma il fascino del racconto breve non lo abbandona mai e continua a sedurlo, ogni volta con nuovi argomenti. Parafrasando Flaubert, non scrive come i bambini, per divertirsi, né come gli ambiziosi, per istruirsi. Scrive per vivere.

     Sandro de Nobile è nato Lanciano, ma vive a San Vito Chietino. Insegnante di Lettere nella Scuola Secondaria, è dottore di ricerca presso l’Università di Chieti. Come critico e storico della letteratura italiana contemporanea ha prodotto decine di saggi e recensioni ospitati su giornali, riviste e volumi miscellanei; ha pubblicato i volumi Lettere e carri armati. Quattro scrittori, “Il Contemporaneo”, il 1956 (ETS, 2013) e Il fermento e non. Le riviste letterarie abruzzesi ed il neorealismo (1948-1959) (Solfanelli, 2015). Come poeta e narratore ha partecipato a svariate kermesse, è presente in diverse antologie, tra le quali Nottetempo (Carabba, 2011), ed ha pubblicato la raccolta di racconti Ludus in fabula (Tabula fati, 2014).

     Mariagabriella Licata è nata ad Agrigento, dopo il liceo classico si è laureata in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo e in Lettere presso l’Università di Bologna. Nel 1981 si è trasferita a Milano, la città in cui vive, dove ha frequentato la scuola del Piccolo Teatro di G. Strehler (ora Paolo Grassi) come “assistente alla regia”. Si è dedicata al teatro per alcuni anni e, successivamente, ha intrapreso la professione di insegnante, attività che svolge tutt’ora. È autrice soprattutto di racconti brevi, risultati vincitori in numerosi premi letterari e inclusi in antologie collettive (Premio letterario Moak, Premio Stefano Marello, Premio C. Ulcigrai, Giallo milanese, Premio Malerba, Premio Casinò Municipale di Sanremo, Premio mostra del Tigullio e altri). Con il romanzo La bella signora Scimè ha vinto il Premio Morselli 2015 per il romanzo inedito.

     Rosanna Malaspina è nata a Reggio Calabria ma da tempo vive a Roma dove insegna Storia dell’Arte. Dottore di ricerca in Conservazione dei Beni Architettonici, ha pubblicato diversi articoli scientifici nel settore. E’ autrice di racconti non di rado legati alla realtà del suo territorio di origine. Alcuni di essi sono stati premiati in concorsi letterari nazionali.

     Renzo Maltoni ha scritto il suo primo racconto cinque anni fa e si chiede come mai non l’abbia fatto prima, dato il piacere che ne trasse allora, e che rinnova a ogni scrittura. Ingegnere elettronico, lavora presso un centro elaborazione dati di banche nell’ambito dei software di base. Quando si dice “è stato un errore del computer”, negherà, ma c’è sicuramente il suo zampino. È stato cantautore negli anni Settanta e Ottanta, giungendo in seguito a un concorso a esibirsi ai microfoni della RAI, ma senza mai incidere dischi. Alcuni dei suoi racconti figurano nelle antologie di concorsi nei quali è stato finalista o premiato. Di recente è uscito il suo primo romanzo, Mille e non più mille (Tabula fati, Chieti 2016).

     Riccardo Roversi è nato a Ferrara, dove si è laureato in Lettere e vive tuttora. Direttore editoriale, è giornalista e critico letterario e teatrale per varie testate (anche on-line). Ha pubblicato numerosi libri, fra i quali si ricordano almeno l’atto unico Periplo di millennio (2001), più volte rappresentato a cura della regista parigina Alexandra Dadier, la raccolta di racconti e illustrazioni I gatti turchini (2010) con il pittore newyorkese Louis Olivencia, la silloge di poesie su fotografie Porte d’amore (2012) e il saggio storico/critico 50 Letterati Ferraresi (2013). Suoi testi sono apparsi in antologie e riviste (anche all’estero) e hanno nel tempo conseguito vari premi e riconoscimenti. Tutta la sua attività letteraria è consultabile nel sito: www.riccardoroversi.onweb.it.



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