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Armando Borsa
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Armando Borsa è nato a Frosinone nel 1873 da un’antica famiglia che dal cinque, seicento
si tramandava la professione di farmacista e di cui oggi si è quasi persa memoria. Da Frosinone,
terminati gli studi liceali, si allontanò per intraprendere la carriera militare presso la Regia
Marina dove arriverà a ricoprire il grado di Capitano.
Tuttavia la carriera militare non gli impedì di seguire la sua vocazione più profonda quella
di diventare pittore e, malgrado gli spostamenti che la Marina gli imponeva, riuscì ugualmente
a seguire gli studi artistici presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia (1907), Napoli (1908-9),
e forse anche di Roma (1910). A Napoli conobbe una giovane allieva dell’Accademia, Angelina
Jacopetti Arone di Bonfiglio e dopo un intenso corteggiamento alla fine la sposò. Per tutto il
resto dell’esistenza i due unirono la loro passione a quella letteraria ed artistica.
Tuttavia definendo Armando Borsa semplicemente un pittore si farebbe un torto alla sua
figura di uomo e di artista. Personaggio complesso e di vastissimi interessi, grande studioso,
filosofo e, solo nelle intenzioni, aspirante scienziato, come si può desumere dai suoi scritti, dalle
sue poesie e dai brevi sunti con cui annotava le sue innumerevoli letture, inseguiva un ideale
di cultura umanistico di stampo rinascimentale.
Armando Borsa ventenne, prima ancora di diventare pittore ha scritto numerose poesie,
frutto di una giovanile passione romantica, incentrate per lo più sugli aspetti orridi e sublimi
della natura e soprattutto del mare su cui già navigava non solo con la fantasia. La loro lettura
può essere utile per intendere meglio gli ampi orizzonti culturali su cui si sarebbe impiantata
la sua pittura e l’impegno filosofico e letterario che l’avrebbe sostenuta.
Altrettanto indicativi sono le sue carte su cui annotava le sue letture e i taccuini su cui
schizzava quello che la natura e la sua fantasia ogni volta gli suggeriva.
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