Il libro... un giocattolo da creare,
smontare e ricostruire
Presentazione di Annarita Bini
Introduzione di Cinzia Turli
Tabula fati, Chieti 2000
Presentazione di Annarita Bini
In base alle più recenti ricerche dell’OCSE elaborate dal Centro europeo dell’educazione, è noto che un terzo degli italiani adulti ha difficoltà di lettura, scrittura e conteggio ed è, quindi, praticamente analfabeta.
Tutti concordano che oggi si legge di meno e male rispetto al passato e che i ragazzi, come gli adulti, subiscono la seduzione di altre forme comunicative.
Bisogna rilevare che la scuola non è mai rimasta passiva di fronte a questo fenomeno pur constatando, a volte, l’infruttuosità di alcune azioni didattiche.
Nei testi degli Orientamenti della scuola dell’infanzia, nei Programmi della scuola di base, in quelli sperimentali delle superiori si possono rinvenire alcuni principi su cui costruire il processo di formazione del lettore competente: la valenza affettivo-relazionale, la motivazione come condizione essenziale per attivare e consolidare un comportamento costante ed intelligente di lettura, la necessità dell’utilizzo di una varietà di materiali idonei ad incentivare il bisogno di leggere.
Il Ministero della Pubblica Istruzione dal marzo 1995 con la Circolare Ministeriale n. 105 ha avviato e sostenuto finora, per la promozione della lettura nelle scuole di ogni ordine e grado, il Piano Nazionale, che poi si è ampliato nel 1999 con il Programma di sviluppo delle biblioteche scolastiche.
In particolare la Circolare 105 ha l’obiettivo di coinvolgere gli insegnanti sull’importanza di un’educazione alla lettura che miri all’acquisizione e alla “padronanza degli strumenti del comunicare” intesi nella loro accezione più articolata; capacità di operare una lettura consapevole dei messaggi socio-culturali, di interpretarli e contestualizzarli secondo l’identità sociale del gruppo, secondo le categorie del gusto, secondo la sensibilità personale; capacità di scegliere le proprie letture e, pertanto, di interagire in modo non subalterno con le proposte culturali dell’ambiente in cui si vive.
La lettura non appare, quindi, solo di stretta pertinenza dell’ambito linguistico, ma rappresenta un problema di acquisizioni di abilità che permettono di cogliere le valenze culturali e la dimensione estetica, di mettere in relazione soggetti, idee e comportamenti.
L’educazione alla lettura come “momento trasversale” a tutte le discipline viene considerata come un “processo continuo” a partire dalla scuola dell’infanzia, se non addirittura dal Nido, come ci indicano alcune esperienze.
Giustamente si sostiene che il rapporto con il libro e la lettura debba essere fonte di piacere e si auspica che la lettura venga accolta tra le attività di intrattenimento diffuse presso i ragazzi.
Secondo queste linee guida, nel Terzo Circolo di Chieti, si è delineato e realizzato il progetto di lettura “Trottola”, che rappresenta lo sviluppo naturale di altre precedenti iniziative di promozione della lettura già svolte negli anni passati, soprattutto nelle scuole dell’infanzia con la costruzione di libri-gioco e la creazione di angoli per la lettura.
Con questo quaderno si documenta il percorso di lavoro sulla lettura e scrittura o meglio sulla riscrittura di storie da parte dei ragazzi e si socializza l’esperienza significativa e importante per quanti vi hanno partecipato.
L’intento, quindi, è quello di ripercorrere le tappe più rilevanti, mettere insieme testi, riflessioni, elaborazioni, tutte tracce, insomma, di un percorso didattico effettuato per la realizzazione del progetto stesso.
In linea con le sollecitazioni e indicazioni ministeriali la scuola ha aderito al Progetto LEGGI/amo promosso e finanziato dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Chieti in collaborazione con il Provveditorato agli Studi di Chieti e con il Centro Servizi Culturali -Regione Abruzzo. Il progetto Trottola si propone come una sorta di grande contenitore di iniziative a favore della diffusione della lettura, composto da incontri con esperti, autori, editori, laboratori di lettura e scrittura, redazione di recensioni e cataloghi dei libri più graditi dai ragazzi.
La scuola ha posto, così, un’attenzione maggiore alla specificità di apprendere e affinare codici espressivi, procedendo alla lettura di favole note, all’esplorazione e alla conoscenza del territorio di Chieti, rivisitato con la guida di esperti e di valenti architetti, alla riscrittura delle favole ambientate in palazzi, piazze e vicoli della città.
Infatti, come scrive la scrittrice cinese Han Suyn, nel romanzo La montagna è giovane, «... nulla è reale, nulla è vero, nulla accade, finché non è stato osservato e annotato e trasformato in parole come campane, che annunciano i mutamenti dell’amore e dell’odio, della bellezza, della felicità e della miseria. Senza parole, quanto di noi esiste realmente?… è, attraverso le parole che il mondo quale noi conosciamo viene evocato e materializzato, ... è, attraverso le parole scritte, che tutti possono esigere la stessa immortalità, un riverbero… un’eco.»
Grazie ad una fitta rete di collaborazioni di Enti, Associazioni e persone è stato possibile ancora una volta trasformare la scuola in un “piccolo, grande laboratorio” in cui bambini e operatori hanno sperimentato e sperimentano nuovi processi cognitivi ed hanno instaurato relazioni sociali più profonde.
Con vivo piacere ringrazio quanti hanno reso possibile la realizzazione del progetto: l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Chieti, il Provveditorato agli Studi di Chieti, l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Chieti, l’Ordine degli Architetti della Provincia di Chieti, l’Editore Giuseppe Tinari di Villamagna, il Centro Servizi Culturali-Regione Abruzzo di Chieti Scalo.
Un caloroso ringraziamento va alle insegnanti coinvolte, al referente del progetto ed al gruppo di redazione.