ADA DE JUDICIBUS LISENA è nata nel 1930 a Molfetta; risiede attualmente a Milano. Laureata in Lettere, ha insegnato nelle Scuole Superiori della sua città. Ha pubblicato in poesia: Versi (Mezzina, Molfetta 1983), Fiori di campo (Mezzina, Molfetta 1984), L’inquieto fluire del tempo (Mezzina, Molfetta1984), La cortina dei cedri (La Vallisa, Bari 1986), Questo ritmo sommesso (La Vallisa, Bari 1989), Note ai margini di una pena (La Vallisa, Bari 1991), Quasi un diario (Bastogi, Foggia 1991), Il dolore, il sorriso (Il Laboratorio delle Arti, Milano 1995), Poesie 1980-1996 (Edizioni Mezzina 1996), La pioggia imminente (Edizioni Mezzina 2000), Omaggio a Molfetta nel centenario dell’Università popolare molfettese (Edizioni Mezzina 2002), Segno d’aria (Edizioni Mezzina 2003), Una stagione pensosa (Edizioni Mezzina 2005), Le parole, i silenzi (Edizioni Mezzina 2009); I musici di Haydin (SECOP edizioni, Corato 2015); Omaggio a Molfetta nel centenario dell’UPM (Edizioni la Nuova Mezzina, 2017) terza edizione ampliata; Versi da Milano (2022) (in Il pensiero sognante di Marina Caracciolo, 2022).
Bibliografia: Vincenzo La Forgia, La lirica di Ada De Judicibus Lisena (Ed. Mezzina, Molfetta 1998); Marco I. de Santis, La poesia degli istanti puri di Ada De Judicibus Lisena (Edizioni Solfanelli, Chieti 2019); Gianni Antonio Palumbo, Il dolore s’alza in coro. La poesia civile di Ada De Judicibus Lisena (in “La Vallisa”, CV- CVI 2017); Marina Caracciolo, Il Pensiero Sognante (Bastogi Libri, Roma 2021); Raffaella Simone, Inquietudine ed incantamento ne “I musici di Haydn”. Fra critica e diario (in “La Vallisa”, CIII, 2016); Vito Davoli, Una definizione degli istanti puri di Ada De Judicibus Lisena (in “La Vallisa”, XXXIX, n. 117).
ELENA DIOMEDE è nata a Bari dove risiede da sempre, fatta eccezione per un settennale trascorso al Nord. Giovanissima è entrata in ruolo come docente di Scuola Primaria impegnandosi in sperimentazioni ed attività didattiche innovative. Per un decennio ha speso la sua competenza pedagogica nell’Istituto Regionale di Ricerca (IRRSAE). Da più di un ventennio coordina il sodalizio Comunicazione Plurale (1998) con l’obiettivo di diffondere eventi culturali e in particolare la Poesia. I suoi hobby: giardinaggio, cura degli animali, attività pittoriche, bricolage del riuso creativo. Ma la Poesia è il leit motive del suo quotidiano. Ha pubblicato: Tristezza azzurra (Ed. Marser, Roma 1974), Spezzare il cerchio (Ed. Interventi Culturali, Bari 1978), Amore cannibale (Ed. Il Grillo, Gravina di Puglia 2014), E Dedalo è in me (Ed. Rupe Mutevole, Bedonia 2020).
Bibliografia: È presente in numerose opere colletanee ed è inserita nello studio monografico dell’Università di Lecce a cura di Patrizia Guida, Scrittrici di Puglia. Percorsi storiografici femminili dal XVI al XX secolo (Ed. Congedo, Lecce 2008). Molteplici sono le testimonianze di commento ed analisi critica dei suoi scritti poetici; G. Savelli, Segnalibro, “La Gazzetta del Mezzogiorno”, 31 gennaio 1975; L. Tallarico, Poesia -Tristezza azzurra, Roma 26 marzo 1975; G. De Matteis, Comunicare in versi, “Voce di Popolo”, Foggia 11 giugno 1994; D. Giancane, Il Cigno e la cicala (Ed. Levante, Bari 2014); L. Costarella, Quell’Amore cannibale raccontato in versi, “La Gazzetta del Mezzogiorno”, 28 luglio 2015; G.A. Palumbo, La poesia di Elena Diomede ed “E Dedalo è in me”, Luce e vita, Molfetta (BA) 7 febbraio 2021.
ROSALBA FANTASTICO di KASTRON è nata a Salice Salentino (Lecce) e risiede a Bari - Santo Spirito. Già docente titolare di Storia dell’Arte e Beni Culturali presso i Licei di Torino e Bari. Nota nel mondo culturale pugliese per il suo impegno come poetessa, pittrice, commediografa e regista teatrale. Nel 2006 è stata insignita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano della Onorificenza di “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. Nel 2019 ha ricevuto il prestigioso Premio “Donne di Puglia” con la seguente motivazione: “Per aver diffuso con passione la nostra identità culturale in Paesi internazionali”.
Ha pubblicato le raccolte poetiche; Attraversare il silenzio (Schena editore, 2004), Nuvole di pietra (Schena editore, 2006), in dialetto salentino Salentu mia (Filocalia Editrice, Manduria 2011), Canti per un cuore vagabondo (Editrice SECOP, 2016) che nel 2018 ha rappresentato l’Italia alla 55ª Rassegna Internazionale di Belgrado, 20-23 settembre 2018; la selezione di poesie – bilingue, italiano/inglese – The traces of soul (Mundius Artium Press & University, Dallas, USA, 2019).
Nel 2021 ha curato l’adattamento in Lingua Italiana del film di Hadzi-Aleksandar Djurovic, Santa Parasceve, con traduzione di Dragan Mraovic, che ha concorso alla 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e ha curato l’adattamento poetico del libro di Dobrivoje Z. Stevanovic, Come uscire di senno più velocemente - Epistole per Toma Stevanovic (1948-2017).
Hanno parlato di lei: “La Gazzetta del Mezzogiorno”, “Barisera”, “Il quotidiano”, “Kytob Dunyosi” (importante rivista letteraria dell’Uzbekistan), RAI 3 nella rubrica “Break in libreria”.
MARIA PIA LATORRE è nata a Bari nel 1964. Insegnante, autrice di narrativa e saggi di letteratura giovanile, coltiva la poesia. Laureata in Scienze Pedagogiche, è presente in antologie di narrativa per ragazzi. Impegnata nel sociale, suoi interventi sono apparsi su “Pagine Giovani” (del GSLG), “L’Aquilone”, “La Vallisa”, ”La Gazzetta del Mezzogiorno”, “Corriere Nazionale”, “Quotidiano di Bari”, “Interzona”, “Paducompany.wordpress”, “Enciclopedia delle donne”. Ha partecipato al Laboratorio on line di poesia Garcia Lorca (a cura del prof. Daniele Giancane). Ha pubblicato: Gli occhi di Giotto (I poeti della Vallisa, 2018), L’enigma dei Crochi (Tabula fati, 2020) e Flamenco e cioccolato (GCL Edizioni, 2022). Sue poesie sono presenti in collettanee, tra le quali Di questi anni io canto, La rugiada delle piccole cose, Odi alimentari, a cura di Daniele Giancane; Poesia in forma di rosa, di Elena Diomede; La vita in una boccia, di Luisa di Francesco; Kief Book, di Amato Chieffo. Ha curato la collettanea poetica L’isola di Gary. Sue poesie sono state tradotte in inglese e in polacco. Cura le rubriche di poesia “Pane e Quotidiano”, sul “Quotidiano di Bari”, ed “Esplosioni di senso”, sul blog “Padù”. Tra le pubblicazioni per ragazzi: Raccontinascensore, Strade Strambe, Tutti con Ago, Pasticcio di Fata, Vai Ivan, Non capisco l’asterisco, Sbocciano guai, Stelle controvento, Olè che tele!, Un gol da gigante.
Bibliografia: I. Interesse, Ho fatto il nido sul tuo petto, “Quotidiano di Bari”, 11 gennaio 2018; S. Marano, Le poesie ne “Gli occhi di Giotto” della Latorre: barlumi e orizzonti, “Barbadillo.it”; M. Mastrorocco, Gli occhi di Giotto, “Corriere di Puglia e Lucania”, 21 marzo 2018; G.A. Palumbo, “Interzona news”, 29 dicembre 2021; G. Valente, L’enigma dei crochi, “Corriere di Puglia e Lucania”, 18 luglio 2021; V. Curci, in “Bottega della poesia”, “la Repubblica”, 4 gennaio, 2022.
TEODORA MASTROTOTARO, drammaturga e poetessa, è nata a Trani nel 1979, vive a Roma. Ha esordito con la raccolta Afona del tuo nome (La Vallisa, Bari 2009), tradotta dal poeta americano Jack Hirschman con il titolo Can’t voice your name (CC. Marimbo, Berkeley2010). La sua ultima pubblicazione è Legati i maiali (Marco Saya, Milano 2020). Il suo racconto Il Mattatoio è stato pubblicato sul “Magazine radicale internazionale Menelique” (Ass. menelique, Torino 2021).
Tra gli spettacoli A pelle è figlio di Apollo (Ciò che conta è la carne), Le pareti di Antigone, Delirio registico, La seconda stanza, Alda - nell’intimità dei misteri del mondo, A Senza nome, Felicia - Frammenti di Felicia Impastato, Inumanimal, Femmina Lingua lunga - la storia di Rita Atria. È stata direttore artistico per sette anni del festival Notte di poesia al dolmen.
Bibliografia: A. Mocci, Teodora Mastrototaro “Afona del tuo nome”, “Il Tulipano”, 3-11-2010; L. Liberale, La risposta del gorilla, in “Legati i maiali” di Teodora Mastrototaro, “La Balena Bianca”, 15-12-2020; M. Filippi, Sepolta insieme a te ancora viva, in “Legati i maiali” di Teodora Mastrototaro, PressDinamo Cult, 14-03-2021; S. De Rosa, Dentro le fabbriche di afflizione, “Il Manifesto”, 26-01-2021.
MONICA MESSA è nata a Monopoli nel 1974.
Ha pubblicato Poesiole (2018), una raccolta di poesie su vari temi, scritte nell’arco di trent’anni, Seppie Ripiene - Poesie per poche lire (2018) e Il Logorio della vita moderna (2021).
Ha partecipato a Festival e alcune sue poesie sono state pubblicate in blog, riviste, antologie (Odi Alimentari, Tabula fati, a cura di Daniele Giancane) e su “Repubblica Bari”. Cura un blog e una Pagina Facebook, “Le Poesiole di Monica Messa”.
MARTA MIZZI è nata a Bari nel 1954, dove vive e realizza le sue “creazioni dell’anima”. I suoi studi giovanili sono stati condotti nel percorso di laurea in Economia e Commercio, presso l’Università di Ancona. Tra i suoi interessi maggiori, lo studio della relazione tra mente, cuore e parola enunciata, che cerca di approfondire ancora con gli studi privati di Filosofia, Letteratura, Etica Sociale, necessari come “faro che illumini la rotta”. Viaggiatrice per vocazione, è sempre alla ricerca di cogliere le emozioni della bellezza, dei sorrisi, del malessere di coloro che percorrono, in altri luoghi della Terra, il suo stesso cammino.
Ha pubblicato le sillogi poetiche: Diario di viaggio in viola (Ed. Libro Italiano World, Ragusa 2006); Il sacro e il profano (Ismeca libri, Bologna 2010), Le ragioni dello scorpione (Ismeca libri, Bologna 2010), Lune dell’angelo empio (Ismeca libri, Bologna 2011), Stile libero (Ismeca libri, Bologna 2012), Anima diversa ( Ismeca libri, Bologna 2013), Il non senso (Di Marsico libri, Modugno 2016), Volevo parlare..invece ho scritto! (zibaldone, Di Marsico, Bari 2018), Chi va e chi resta (Di Marsico, Bari 2020); e il romanzo Nel profumo degli iris viola (Palomar, Bari 2015).
Marta Mizzi è presente, nell’Antologia dei poeti emergenti della letteratura italiana. Anno 2012 (Ismeca libri, Bologna).
GIULIA NOTARANGELO ha conseguito la laurea in Lettere Moderne presso l’Università di Bari ed è stata per lunghi anni docente di lettere nella scuola media. Nata a Bari, ha vissuto a Palese dal 1984 al 2011. Dall’autunno 2011 è rientrata in città.
Ha pubblicato numerose recensioni sul sito di Storia Medievale dell’Università di Bari e collabora tuttora come redattore alla rivista letteraria “La Vallisa”.
Ha pubblicato alcune poesie in antologie e altre sillogi curate dai “Poeti della Vallisa”.
Opere pubblicate: La teca di cristallo (Tabula Fati, Chieti 2015), Come se il tempo (Tabula fati, Chieti 2018) e Quel che resta (Tabula fati, Chieti 2021), tutte e tre le sillogi fanno parte della collana “La Vallisa”, diretta da Daniele Giancane.
Bibliografia: G.S. Elia, Frammentismo lirico nella poesia di Giulia Notarangelo in “La teca di cristallo”, “La Vallisa”, n. 103; S. Marano, La teca di cristallo, “La Vallisa”, n. 105-106; M. Spagnoletti, Una lettura di Come se il tempo, “La Vallisa”, n. 112; P. Calefato, La poetessa che salta leggera, “La Vallisa”, n. 112; G. Napolitano, Giulia Notarangelo, Come se il tempo, “La Vallisa”, n. 116; G.A. Palumbo, Recensione a G. Notarangelo, Quel che resta, “La Vallisa”, n. 117.
GIULIA POLI DISANTO, poetessa, scrittrice, saggista, ha pubblicato le sillogi poetiche: Nel cuore dello scorpione (La Vallisa, Bari 2002); L’Utero di Dio (Bastogi, 2004); E nei Tarocchi (Besa, 2009); L’Isola delle Lacrime / The Island of Tears (Ideapress, New York 2012); Nei giardini di Tagore (Tabula fati, Chieti 2016); Dal cuore al cielo / Nga zemra në qiell (Sarandë, Albania, 2017).
È autrice dei romanzi: Appunti di viaggio (Messaggi, 1999); La pelle del lupo (Besa, 2006); Ciliegie a mezzanotte (diario di una tredicenne) (Negramaro (Besa), 2012); La vita è una fiaba racconto in E-book edito dal “Corriere della Sera” nella raccolta Imparare ad amare: 19 storie per essere felici; Rosso melograno (Il Grillo, 2018); Il ragazzo delle arance (L’Erudita, 2019). Ha curato, per conto del Comune di Santeramo in Colle, il volume Cara madre ti faccio sapere... (2005), documenti e testimonianze dei Santermani nelle guerre del Novecento. Sue opere sono state tradotte in inglese, polacco, sloveno, albanese e russo, e le stesse sono presenti in molte antologie e riviste anche all’estero. Ha ideato e organizzato il Premio “Terre di Puglia” concorso letterario per le Case Editrici pugliesi, lanciato nel 2019. È curatrice dell’antologia Piccole storie 2021 (Ideapress, New York).
Bibliografia: D. Giancane, Il mondo e la chimera nella poesia di Giulia Poli Disanto - Da Il cigno e la cicala, pagine di critica letteraria sulla letteratura in Puglia e Basilicata (Levante editori, Bari 2004); G.A. Palumbo, Vestali in un “Amnio senza sogni”? Da Vestali in un mondo senza sogni (Secop Edizioni, 2001); A. Santoliquido, L’Isola delle lacrime di Giulia Poli Disanto e le perle della Pietas (in “L’Idea”, periodico degli italiani negli USA, dicembre 2012); G. Notarangelo, Nei giardini di Tagore di Giulia Poli Disanto (in “la Vallisa”, n. 105-106).
GRAZIA STELLA ELIA è nata nel 1931 a Trinitapoli (BT), dove vive. Ha insegnato per molti anni nella Scuola elementare e ha trasmesso ai suoi alunni l’amore per la poesia e il teatro. Si è impegnata sin da giovanissima nello studio del dialetto della sua terra (il “casalino”). Collabora con saggi, articoli e recensioni a vari giornali e riviste.
Ha pubblicato: Nostalgia di mare (Editrice Apulia,1985); I racconti del focolare (Leone Editrice, 1988); Il cuore del paese (Leone Editrice, 1991); La sapienza popolare a Trinitapoli (Schena Editore, 1995); Le opere e i giorni della memoria (Editrice La Vallisa, 1996); Versi d’azzurro fuoco (Bastogi, 1997); Paràule pèrse (Bastogi, 1999); Dizionario del dialetto di Trinitapoli (Levante editori, 2004); Il matrimonio e altre tradizioni popolari (Levante editori, 2008); L’anima e l’ulivo (Levante editori, 2011); Canti dell’ulivo (FaLvision Editore, Bari 2015); Salvatore Giannella (a cura di), La poetessa degli ulivi (Tipografia Baiardi, 2016); Aspettando l’angelo (FaLvision Editore, 2017); (a cura di G.S.E.) Antonio Di Pillo - un artista del Tavoliere (Istituto Scipione Staffa, Trinitapoli 2019); Alle radici dei versi (Progedit, 2020); I paràule di tatarànne - Le parole degli antenati (FaLvision Editore, Bari 2021).
Bibliografia: F. Tateo, Versi d’azzurro fuoco di Grazia Stella Elia (“La Vallisa”, n. 52-53, aprile-agosto 1999); M. Cortelazzo, Grazia Stella Elia, ‘Paràule pèrse’, Poesie in vernacolo casalino (“La Nuova Tribuna Letteraria”, terzo trimestre 1999); V. Valente, In versi tradizioni e mestieri (“Nel mese”, n. 10, ottobre 1996); D.M. Pegorari, Grazia Stella Elia, ‘Alle radici dei versi’ (“Incroci”, n. 42, 2020).
MARA VENUTO, poetessa e autrice teatrale, è nata a Taranto, vive e opera a Ostuni (Br). Ha pubblicato: la raccolta di monologhi Leggimi nei pensieri (Cicorivolta Edizioni, 2008); il monologo The Monster (Edit@ Casa Editrice & Libraria, 2015); la raccolta poetica Gli impermeabili (Edit@ Casa Editrice & Libraria, 2016); la raccolta poetica Questa polvere la sparge il vento (Edit@ Casa Editrice & Libraria, 2019); la raccolta poetica La lingua della città (Delta3Edizioni, 2021). Ha curato numerose antologie, tra cui un ciclo di volumi al femminile pubblicati da Edit@ Casa Editrice & Libraria; è presente in molteplici opere collettive di poesia, prosa e teatro. Sue poesie sono state pubblicate in riviste letterarie e antologie in Polonia, Russia, Irlanda, India, Albania, Messico e Spagna. Suoi testi e corti teatrali su tematiche sociali sono stati rappresentati con buon riscontro di pubblico e critica. È inclusa in una trilogia di volumi dedicati alla poesia italiana femminile contemporanea, pubblicati da Macabor Editore nel 2017: Sud - Viaggio nella poesia delle donne, a cura di Bonifacio Vincenzi; Il riscatto dal silenzio, a cura di Angela Lo Passo; Secolo Donna - Almanacco di poesia italiana al femminile, vol. I, a cura di Bonifacio Vincenzi. È stata ospite di Festival internazionali di Poesia, tra cui il IX Festival di Poesia Slava a Varsavia, nel 2016 e la XVI edizione del Festival internazionale Trireme della poesia ionica (Trirema e poezisë Joniane) a Saranda, Albania.
Bibliografia: S. Trevisani, Il bisogno di luce, intima e solidale, nei versi di Mara Venuto (“Nuovo Dialogo”, 25-01-2017); B. Vincenzi, Mara Venuto (“Secolo Donna 2017. Almanacco di poesia italiana al femminile”, dicembre 2017); A. Peluso, Parole e libri: Mara Venuto (“Corriere Salentino”, 29-07-2019); S. Marano, Mara Venuto: Il vento della vita che sparge la cenere dei giorni (“La Vallisa”, n. 114, Gennaio-Giugno 2020); P. Arrivo, Mara Venuto, Un viaggio nell’erranza (“L’Adriatico”, 17-07-2021); V. Curci, Venuto mette in versi la lingua di una città (“La Repubblica - Bari”, 3-10-2021).